Mi presento, sono Dennis Bertoldo faccio il fisioterapista e sono specializzato nella terapia Mio-Fasciale; in particolare utilizzo il metodo di Manipolazione Fasciale®, ideato dal Fisioterapista Dott. Luigi Stecco di Arzignano. Una metodica che ormai è conosciuta in tutto il territorio Nazionale e ad oggi esportata in 53 Paesi al Mondo, supportata inoltre da centinaia di pubblicazioni nelle riviste scientifiche internazionali più famose dell’ambito salute-medicina.

Che cos’è la Manipolazione Fasciale® e a quali persone può tornare utile?

La manipolazione è una tecnica di terapia Manuale, sorretta da profonde conoscenze anatomiche e fisiologiche, che ha l’obbiettivo di ripristinare il corretto equilibrio tensionale del nostro corpo tramite il trattamento di punti fasciali risultati più alterati nel nostro corpo. La fascia è quella struttura di tessuto connettivo che si forma al di sotto della pelle per attaccare, racchiudere, e separare i muscoli e altri organi interni. La fascia muscolare la possiamo osservare quotidianamente quando osserviamo un pezzo di carne, la parte rossa è il muscolo, mentre la parte bianca è la fascia.

Fisioterapista Dennis Bertoldo in Farmacia Val Liona

Disturbi molto diversi possono trovare soluzione nella Manipolazione Fasciale: oltre a risolvere disfunzioni dell’apparato locomotore (come lombalgie, cervicalgie, gonalgie, tunnel carpale, tendiniti, distorsioni ecc…), ci si concentra anche sulle disfunzioni degli organi interni quali ad esempio: nodo in gola, senso di oppressione toracica, la tachicardia, l’asma da sforzo, le gastriti e le esofagiti, la stitichezza, il gonfiore addominale, la cistite. Persone che presentano tali problematiche possono trovare beneficio nel trattamento fasciale.

Come si svolge una seduta?

L’approccio terapeutico di Manipolazione Fasciale riconosce la presenza di particolari punti capaci di provocare, alleviare e risolvere, se trattati, i sintomi dolorosi; definiti come Centri di Coordinazione, questi punti sono il cuore del trattamento fasciaterapico in quanto sede primaria della tensione che genera il sintomo doloroso.

Le sedute hanno generalmente una cadenza settimanale e si svolgono secondo i seguenti passaggi:

– Raccolta dati – ascolto attivo del paziente, della sua storia clinica e delle patologie tutt’ora in atto;

– Ipotesi di piano di lavoro – partendo da obiettivi chiari si decide il percorso da seguire e i punti su cui concentrarsi; si parla con il paziente al fine di instaurare una collaborazione utile alla risoluzione della tensione;

– Verifica motoria – test clinici ortopedici intesi a individuare gli eventuali deficit muscolari;

– Verifica palpatoria – volta a individuare i punti fasciali maggiormente rugosi, rigidi e dolenti;

– Trattamento.

In una situazione di ipersensibilità, la manipolazione sarà inizialmente dolorosa per poi risultare meno pungente nel corso del trattamento e alleviante alla fine.

Subito dopo la seduta il dolore diminuisce notevolmente e risultano invece maggiori l’escursione articolare e la forza muscolare. Dopo alcuni minuti comincia la fase reattiva infiammatoria che permette alla fascia e alle fibre collagene il corretto rimodellamento; questa fase, necessaria al raggiungimento dell’equilibrio fisiologico precedente all’infiammazione, può durare fino a 48 ore.

Il numero di sedute necessarie dipende dal tipo e cronicità del disturbo.